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Pantaloni slim fit a vita bassa? Con o senza pinces? Scopriamoli..

Chi indossa i pantaloni? Chiunque ormai! Si tratta di un indumento che ha soppiantato ormai anche nella moda femminile la popolarità della gonna, diventando in assoluto il capo di abbigliamento unisex più diffuso.Fortunatamente, dopo un monopolio del jeans durato anni, sempre più i giovani e giovanissimi spostano le loro attenzioni su altri tipi di pantaloni.
Come per qualsiasi capo di abbigliamento è fondamentale scegliere con cura in base al nostro fisico ed alla situazione nella quale dovremmo indossarli.I pantaloni perfetti quali sono?

Non esiste un’unica risposta valida per chiunque, possiamo però dare alcuni consigli utili nella scelta del pantalone più adatto a noi.

Lunghezza.

Di regola il pantalone dovrebbe lasciare scoperto il terzo anteriore della calzatura.
La lunghezza ideale a nostro parere prevede invece che venga sfiorata la scarpa o che addirittura si fermi un centimetro al di sopra della stessa.
Preferiamo infatti che si possa vedere nella sua interezza la scarpa così come una calza scelta con cura.
Da evitare invece una misura troppo lunga che andrebbe a creare sgradevoli pieghe sulla scarpa.

Pantaloni con piega o senza?

Fatta eccezione per i pantaloni molto sportivi, jeans ed i cargo con tasche laterali applicate; il nostro suggerimento è quello di optare sempre alla stiratura con piega. Questa opzione, rendendo più slanciata la gamba, giova a tutta la figura.

Molti associano questa “invenzione” a Edoardo VII.
Si narra che il re, dopo essersi strappato banalmente i pantaloni che indossava, fu costretto ad acquistarne un paio di fortuna in una bottega nella quale trovò decine di calzoni che giacevano piegati in malo modo sugli scaffali. Noncurante, decise di calzarli comunque, senza tener conto della vistosa piega sul davanti. La gente notando questo dettaglio, cominciò ad imitarlo creando una moda che persiste tutt’oggi.

Pantaloni con risvolto o senza?

Il risvolto solitamente si adatta maggiormente a coloro che hanno la fortuna di avere gambe lunghe e magre. Tuttavia, non si tratta di una regola ferrea.
I più conservatori scelgono il pantalone con risvolto per situazioni meno formali e per il giorno, quello senza per cerimonie e la sera.
La regola può comunque essere tranquillamente infranta ad eccezione del caso in cui venga indossato lo smoking.
Un risvolto ideale si attesta tra i 3 cm e i 4 cm, un’altezza standard che ci sentiamo di suggerire a tutti.

Le pinces.

Cosa sono le pinces? Le pinces sono pieghe che si ottengono con la cucitura di porzioni del tessuto.
Le pinces sono un valido stratagemma quando il fisico non è asciutto, proprio perché vanno a nascondere eventuali rotondità.

Il fondo dei pantaloni.

E’ davvero importante scegliere con cura la larghezza del fondo dei pantaloni poiché questa è determinante nel dare il giusto equilibrio a l’intera figura. Un pantalone “perfetto” deve seguire la gamba e stringersi leggermente sul fondo.
Un fondo ideale sarebbe tra i 15 e i 16 cm.
Consigliamo di non superare i 17.5 cm e di tener sempre conto dell’elasticità dei pantaloni (fondamentale quando andrete a sfilarli).

Cosa evitare?

Indossarli con cintura e bretelle insieme.
Che si allarghino sul fondo.
Rivoltarli all’interno se la misura è troppo lunga.
Evitare che il calzino, quando si è seduti, lasci scoperto un pezzo di gamba.

Non dimenticate.

Il guardaroba non deve essere composto da soli jeans: i pantaloni classici sono i capi maggiormente sottovalutati nell’outfit da uomo, è consigliabile invece averne una grande varietà nell’armadio.

Che si tratti di lavoro o di divertimento, lo stile nell’abbigliamento uomo non deve mai mancare. Senza rinunciare alla comodità.

I pantaloni slim fit sono i più attuali, grazie al loro taglio vestono aderenti e si possono indossare in occasioni semi-formali, dove un misto tra casual ed elegante è la scelta migliore.

Pantaloni, un po’ di storia.

La storia di questo capo di abbigliamento è lunga e travagliata. Si crede infatti che i pantaloni siano stati introdotti come indumento per cavalcare diversi secoli prima della nascita di Cristo, spariti durante l’Impero Romano, fanno la loro ricomparsa agli inizi del Medioevo nel guardaroba maschile per non abbandonarlo mai più.In seguito alle stravaganze del periodo rinascimentale (XV secolo) e durante il regno di Luigi XIV (XVII secolo), i pantaloni hanno gradualmente cominciato ad assumere forme e volumi sempre più simili a quelli che tutt’oggi resistono all’alternarsi delle mode.

Il loro nome deriva da quello del personaggio della Commedia d’arte, Pantalone, il cui costume portava queste tipiche culotte lunghe.

I pantaloni moderni verranno poi adottati intorno al 1850 con il soprannome di “canna fumaria”. Non hanno subito grandi evoluzioni, a parte pochi dettagli, come l’inserimento del lato posteriore sotto l’influenza di Edoardo VII del Regno-Unito nel 1909. Lo sport invece fu il propulsore che li renderà popolari nell’ambiente femminile.

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